Correva l’anno 2002 quando l’allora premier, Silvio Berlusconi, da Sofia, chiese alla Rai la testa di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi per il delitto di «uso criminoso della tv». Era il famoso «editto bulgaro». Allora la televisione era il duopolio Rai-Mediaset. Il satellite era di nicchia, internet non esisteva. Carlo Freccero era il talentuoso direttore di Rai2 e Luttazzi era un comico emergente. Sia Freccero che Luttazzi furono epurati.

Freccero lasciò il posto ad Antonio Marano, in quota Lega. Ora Freccero è tornato a dirigere Rai2, grazie a un governo in cui la Lega è parte integrante. La tv è cambiata, i canali sono esplosi, c’è internet e Rai e Mediaset non sono più gli unici gorilla nella foresta. Ma Freccero riparte da Luttazzi, come se fosse il 2002. E toglie spazio a Luca (Bizzarri) e Paolo (Kessisoglu), ottimi comici, forse perché rei di aver fatto un’imitazione di Toninelli. In Italia tutto cambia perché tutto resti come prima.

Corsivo pubblicato sulla Gazzetta di Parma del 5 gennaio 2019